Prova con traccianti: verifica interconnessione falde

Nell’ambito di una procedura di bonifica di un sito contaminato, su prescrizione del Ministero dell’Ambiente e dell’ARPA territorialmente competente, si rendeva necessario eseguire un test di interferenza tra due falde, con l’obbiettivo di chiarire il modello idrogeologico concettuale e verificare l’ipotesi che l’acquifero superficiale contaminato fosse o meno in grado di alimentare l’acquifero profondo sottoposto ad intenso emungimento.

Progettazione prova

Mi sono occupata della progettazione operativa di una “prova di tracciamento a flusso radiale convergente”, con emungimento da un singolo pozzo profondo (filtrato nell’acquifero confinato) ed immissione in falda superficiale di due traccianti artificiali fluorescenti all’interno di due diversi piezometri superficiali. La progettazione ha definito, oltre allo schema di prova, le sostanze da utilizzare, le quantità e modalità di immissione, le modalità e tempistiche di monitoraggio; le Specifiche Tecniche di prova sono state consegnate agli Enti preliminarmente all’inizio lavori.

Esecuzione prova

L’uso di un fluorimetro da campo ha permesso il monitoraggio in continuo della fluorescenza al pozzo e la trasmissione in remoto dei dati; gli altri metodi di campionamento sono stati utilizzati per raggiungere limiti di rilevabilità bassissimi (10-3 µg/L), inferiori a quelli del fluorimetro, per una verifica ulteriore del risultato. Le analisi spettrofluorimetriche sono state eseguite da un laboratorio estero. Per tutta la durata del test è stato monitorato in continuo il carico idraulico presso i piezometri disponibili sul campo prova, con appositi sensori di livello, al fine di monitorare nel tempo eventuali variazioni delle condizioni al contorno del sistema.