La geotermia a bassa entalpia è quella che sfrutta le temperature del sottosuolo (a basse profondità) come serbatoio termico da cui estrarre calore durante l’inverno ed al quale cederne durante l’estate.
Lo studio idrogeologico del sito e la fase geognostica preliminare sono indispensabili per una buona progettazione dell’impianto: devono essere individuate con precisione la stratigrafia del sottosuolo e la presenza di falde acquifere, e definite caratteristiche termo-fisiche del sottosuolo.
Devono essere inoltre valutate le possibili problematiche ambientali (impatti sulla qualità delle acque di falda in fase di perforazione, effetti di interferenza su impianti di geoscambio limitrofi, eventuali interferenze con pozzi idropotabili,etc…).
La modellazione numerica del pennacchio termico generato dall’impianto è un valido strumento che in fase di progettazione permette di evitare problemi di corto-circuitazione termica (e progressiva perdita di efficienza dell’impianto nel tempo), ma anche di valutare e risolvere le eventuali problematiche ambientali.
Servizi:
- progettazione delle indagini geognostiche preliminari
- progettazione di sistemi di geoscambio a circuito chiuso (sonde geotermiche) ed a circuito aperto (pozzi di presa e di re-immissione), relativamente alle opere nel sottosuolo
- modellazione numerica del trasporto di calore per la ricostruzione del plume termico generato dall’impianto (vedi pagina: modellazione numerica acque sotterranee)
- disbrigo pratiche autorizzative presso gli Enti territoriali competenti
- Direzione Lavori del cantiere geognostico
- test su pozzi in emungimento o in re-immissione (vedi pagina: Prove di portata su pozzi)
- progettazione del sistema di monitoraggio delle acque di falda a valle dell’impianto